Magyar Keresztény Mennonita Egyház and Others v. Hungary 70945/11 23611/12 26998/12 41150/12 41155/12 41463/12 41553/12 54977/12 56581/12 In Ungheria con l'entrata in vigore, nel 2012, del New Hungarian Church Act, molti culti un tempo ammessi perdono questo stato ed i relativi privilegi fiscali. Ciò spinge alcuni ministri di culto ed alcuni fedeli a proporre ricorso in Corte Edu, lamentando una disparità di trattamento rispetto ai culti ammessi i quali ancora oggi continuano a beneficiare di sgravi fiscali. Al vaglio della corte, stando alla richiesta, concerne non solo la libertà di riunione e d associazione letto alla luce dell'articolo 9 libertà di pensiero di coscienza e di religione, ma anche l'articolo 14, divieto di discriminazione in combinato disposto con l'articolo 9 e l'articolo 11. Il divieto di discriminazione nel ricorso viene invocato anche in combinato disposto col diritto alla proprietà, l'art 1 prot 1. Denunciano infine l'impossibilità di accedere ad un processo equo. Il Giudice di Strasburgo valuta la legge ungherese Church Act, come non necessaria per una società democratica e decreta, non procedendo ad un esame separato delle richieste, la violazione dell'articolo 11 letto alla luce dell'articolo 9. Artico 11+9 Violazione di Articolo 11 -Libertà di riunione e di associazione (art. 11-1 - Libertà di associazione), letto alla luce dell'articolo 9 - (Art. 9) libertà di pensiero, di coscienza e di religione (articolo 9-1 - La libertà di religione) |